Pubblica raccolta fondi per il restauro di un importante dipinto di fine ‘500:
Il polittico della prima cappella a sinistra della Chiesa di Santa Maria della Mercede a Montecalvario, nel cuore dei Quartieri spagnoli di Napoli, ha bisogno di un urgente restauro. Databile al 1570 circa, il dipinto a olio su tela, è attribuito dalla più recente critica a Giovanni De Mio, originario di Schio, presso Vicenza, e raffigura una Madonna del Rosario con il Giudizio universale e il Paradiso.
Il polittico ha alla base una predella, dipinta a olio su tavola di legno, di data leggermente posteriore, che costituisce un unicum: è la prima, più antica e unica raffigurazione conosciuta della Processione delle reliquie di San Gennaro (o processione dei busti o processione degli Infrascati) che si svolgeva il sabato che precede la prima domenica di maggio e che ancora oggi si celebra.
Essa mostra i busti argentei dei primi santi patroni di Napoli (Sant’Aspreno, San Severo, Sant’Agrippino, Sant’Eufemio, Sant’Atanasio, Sant’Aniello) convergere processionalmente verso il busto-reliquiario di San Gennaro esposto in un seggio cittadino e affiancato dalle ampolle col sangue. Partecipano alla processione chierici, religiosi, dame, cavalieri, ecc.
Di tale processione esistono due descrizioni coeve, in felice, fedele e quasi didascalico parallelismo con le immagini della predella: una di carattere storico (De Stefano, Descrittione dei luoghi sacri della città di Napoli,1560; Memofonte 2007, quasi una ‘ lettura’ della Predella) e l’altra di carattere poetico letterario (G.B. Del Tufo, Ritratto …, Roma, Salerno ed., 2007, pp. 458-461).
La predella, riscoperta di recente in seguito al dissesto dell’altare settecentesco che la nascondeva, causato dal terremoto dell’Irpinia del 1980, è pochissimo nota e pochissimo studiata e mostra i segni di uno ‘sfarinamento’ della superficie pittorica. Urge, nell’ immediato, un intervento di messa in sicurezza che preveda la fermatura della pellicola pittorica nelle zone fortemente a rischio tramite velinatura con carta giapponese e apposito adesivo.
Per contribuire al restauro si può versare all’Associazione AeneA – promotrice del restauro – presso Banca Prossima n. del conto 55000100000158320 Codice IBAN IT36 W030 6909 6061 0000 0158 320; Codice BIC BCITITMM, indicando la causale ‘Restauro Predella’. Verrà rilasciata ricevuta valida per le detrazioni fiscali.