Ma l’Archivio Storico del Banco di Napoli non è solo questo. Nel prossimo futuro prenderanno corpo una serie di eventi per aprire l’istituzione a una fetta sempre più ampia di cittadinanza. A marzo una parte dell’archivio diventerà un museo interattivo con installazioni multimediali. A breve, invece, partirà una rassegna teatrale, con tre spettacoli per sei date fino al prossimo dicembre. Per finire, l’Archivio ospiterà anche un corso di scrittura e drammaturgia tenuto da Antonella Cilento e Stefania Bruno.
“Vorremmo che, attraverso le iniziative culturali e con espressioni artistiche e strumenti tecnologici, la città e i turisti possano rendersi conto dell’immenso patrimonio di conoscenza esistente nel cuore della città. La storia del credito diventa storia sociale”. Così commenta Daniele Marrama, il presidente della Fondazione Banco di Napoli e aggiunge: “Vogliamo rendere tutta questa materia motivo di orgoglio e attenzione, non solo di studiosi”.
Consulta anche l’articolo di Gigi Di Fiore su Il Mattino. [S]